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Pistoia Basket fa sua la voglia di riscatto di Valerio Amoroso

di Emanuele Begliomini
Coach Paolo Moretti e il nuovo arrivato Valerio Amoroso (Foto Gori)
Coach Paolo Moretti e il nuovo arrivato Valerio Amoroso (Foto Gori)

Al PalaCarrara arriva il Pesaro e sarà vietato sbagliare pe ri biancorossi. La società è unita verso l’obiettivo di rimanere in serie A

28 dicembre 2014
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PISTOIA. C'è una certezza per la partita di lunedì 29 dicembre contro Pesaro, in programma alle 21 al Pala Carrara. Pistoia potrà contare sulla voglia di Valerio Amoroso. L'ultimo arrivato in casa bianco-rossa è stato presentato in un'insolita conferenza stampa domenicale. A farlo è stato direttamente coach Paolo Moretti che di lui si ricordava fin dai tempi di Roseto: «Io ero a fine carriera - spiega Moretti - lui un giovane ma già molto determinato: si vedeva che aveva carattere. Da sempre si esprime al meglio in un ambiente competitivo e caldo come il nostro. Ha i crismi del trascinatore e a noi serve uno come lui. In un mercato strano come quello attuale, il suo ingaggio ci è sembrata un'opportunità da cogliere, perchè può darci un apporto caratteriale in più. Ha caratteristiche particolari da guardia in un corpo di un lungo. Certo, dovrà riadattarsi al ritmo della nuova serie A, sempre più atletica e molto meno tecnica».

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Amoroso ha dimostrato di avere le idee chiare, partendo dalla partita di oggi sulla quale, ha spiegato che "Bisogna vincere, punto e basta". In effetti è proprio così, perché Pistoia non può permettersi un altro passo falso interno non solo per il pubblico. Pesaro si presenta a Pistoia con due punti in meno di Cinciarini e compagni: tenerla dietro sarebbe tutt'altra cosa per lo sviluppo del futuro pistoiese. Il nuovo acquisto si dice pronto anche se non al meglio: «Vengo da un breve periodo di inattività e mi ci vorranno un paio di settimane per essere al top - spiega - Penso di poter dare il mio apporto da subito: bisognerà scendere sul parquet con il coltello tra i denti. Siamo una squadra giovane in un ambiente caldo e caloroso. Già nel match di venerdì si è visto un calo caratteriale nelle difficoltà e credo di poter aiutare i miei compagni a superare questi periodi negativi. Il terzo e quarto tempino contro Reggio dimostrano che abbiamo le qualità per dire la nostra senza abbatterci. Arrivo in un momento particolare e per la mia carriera è importante rilanciarmi qua. Sono sicuro di farcela».

La conferenza ha avuto un epilogo diverso da quello puramente tecnico. La società è voluta intervenire, visto il delicato momento che sta attraversando la squadra. Il presidente Roberto Maltinti si è presentato davanti ai microfoni assieme ai dirigenti Ivo Lucchesi e Massimo Capecchi. L'intento è quello di trasmettere il valore dell'unità che Pistoia dovrebbe nutrire verso il basket locale per rimanere in serie A. «Se tutte le parti credono nel nostro progetto allora ci salveremo facilmente - ha spiegato Maltinti - Stiamo facendo grandi sforzi. La nostra scelta è stata quella di dare solidità al Pistoia Basket, senza fare passi più lunghi della gamba. La squadra sta facendo il massimo e l'unica cosa che posso contestare ai giocatori è quella di essere troppo buona in alcuni momenti della partita. Abbiamo allontanato chi ci sembrava essere fuori dal gruppo comportandosi non correttamente e sul mercato siamo vigili, conoscendo la situazione delle nostre casse. Non c'è nessuno dei giocatori che sta tirando indietro nell'impegno: nell'ultima sconfitta in casa, negli spogliatoi molti di loro erano in lacrime. Il nostro obiettivo è quello di rimanere in serie A, è importante che sia chiaro. Quindi non capisco alcuni atteggiamenti, come fischi e risse che non fanno bene alla piazza. Sono cose che mi fanno male e che vorrei non vedere più».

 

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